Referendum 2025

Referendum 2025

Ultimo aggiornamento: 8 aprile 2025, 10:06

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Elezioni
Estero
"In data 20 gennaio 2024 la Corte Costituzionale ha ritenuto ammissibili cinque referendum abrogativi, non rientrando i quesiti in nessuna delle ipotesi per i quali l'ordinamento esclude il ricorso all'istituto referendario. Al momento non è stata ancora stabilita la data in cui votare per i referendum, che in ogni caso sarà compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno 2025.

In vista di questo appuntamento elettorale, è fondamentale per gli italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE mantenere aggiornato il proprio indirizzo di residenza, anche al fine di poter ricevere a domicilio il plico elettorale.
Se dopo esserti iscritto all’AIRE presso un Consolato hai cambiato indirizzo, devi comunicare la variazione tramite il portale FAST-IT

1) Referendum sulla cittadinanza italiana: propone di dimezzare da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana, ripristinando un requisito introdotto nel 1865 e rimasto invariato fino al 1992. 
Nel dettaglio si va a modificare l’articolo 9 della legge n. 91/1992 con cui si è innalzato il termine di soggiorno legale ininterrotto in Italia ai fini della presentazione della domanda di concessione della cittadinanza da parte dei maggiorenni.
Il referendum sulla cittadinanza italiana non va a modificare gli altri requisiti richiesti per ottenere la cittadinanza quali: la conoscenza della lingua italiana, il possesso negli ultimi anni di un consistente reddito, l’incensuratezza penale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica.
 
Testo del quesito: «Volete voi abrogare l’art. 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: “f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.”, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza”?».
 
2) Referendum sul Lavoro 
 
Primo dei quattro referendum promossi dalla Cgil chiede l’abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act, che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziato in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015
 
Testo del quesito: «Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” nella sua interezza?»
 
Il secondo quesito riguarda la cancellazione del tetto all’indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese. Obiettivo è innalzare le tutele per chi lavora in aziende con meno di quindici dipendenti, cancellando il limite massimo di sei mensilità all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato.
 
Testo del quesito: «Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante “Norme sui licenziamenti individuali”, come sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: “compreso tra un”, alle parole “ed un massimo di 6” e alle parole “La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro.”?»
 
Il terzo punta all’eliminazione di alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine. 
 
Testo del quesito: «Volete voi l’abrogazione dell’articolo 19 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 recante “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, comma 1, limitatamente alle parole “non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque”, alle parole “in presenza di almeno una delle seguenti condizioni”, alle parole “in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2024, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;” e alle parole “b bis)”; comma 1 -bis , limitatamente alle parole “di durata superiore a dodici mesi” e alle parole “dalla data di superamento del termine di dodici mesi”; comma 4, limitatamente alle parole “,in caso di rinnovo,” e alle parole “solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi”; articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole “liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,”?»
 
Il quarto quesito riguarda l’esclusione della responsabilità solidale di committente, appaltante e subappaltante negli infortuni sul lavoro. Si vogliono eliminare le misure che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante.
 

Testo del quesito: «Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”?»"

 

CLICCA QUI -  Opzione di voto in Italia per gli elettori residenti all'estero (AIRE)

I cittadini italiani residenti all’estero iscritti all'Aire e nelle liste elettorali, possono votare per corrispondenza (Legge 27 dicembre 2001, n. 459, e regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 2 aprile 2003, n. 104).

Voto in Italia presso il comune di residenza - modalità e scadenze

In alternativa, Gli elettori residenti all’estero ed iscritti all’Aire possono scegliere di votare in Italia presso il proprio comune di iscrizione elettorale.

La scelta (opzione) va comunicata in forma scritta all’Ufficio Consolare operante nella circoscrizione di residenza dell’elettore entro il 10 aprile 2025 (dieci giorni successivi a quello dell’indizione delle votazioni).

Per la comunicazione è preferibile utilizzare il modulo fac-simile o quello del proprio Ufficio consolare.

Come prescritto dalla normativa vigente, è a cura degli elettori verificare che la comunicazione di opzione spedita per posta sia stata ricevuta in tempo utile dal proprio Ufficio Consolare.

La scelta di votare in Italia può essere revocata con una comunicazione scritta da inviare o consegnare all’Ufficio Consolare con le stesse modalità entro il 10 aprile 2025.

QUANDO SI VOTA? 

    • Domenica 8 giugno 2025 dalle ore 07.00 alle ore 23.00 
    • Lunedì 9 giugno dalle ore 07.00 alle ore 15.00 

A chiusura della votazione si terrà lo scrutinio.


CHI PUO’ VOTARE? 

    • i cittadini che all’8 giugno hanno compiuto 18 anni,in possesso della cittadinanza italiana, iscritti nelle liste elettorali del Comune di Cassina de’Pecchi;
      
    • i cittadini residenti all’estero, maggiorenni ed in possesso della cittadinanza italiana, che siano  iscritti nell’anagrafe della popolazione residente all’estero (AIRE) e nelle liste elettorali del Comune, che abbiano esercitato l’opzione di voto in Italia entro i termini (vedi infra)

    • i cittadini che per motivi di studio, lavoro o cure mediche si trovino in un comune di una provincia diversa da quella del comune di iscrizione elettorale per un periodo di almeno tre mesi (vedi infra).


CHE COSA SERVE PER VOTARE 
 
L'elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera, l'ha smarrita o ha esaurito gli spazi disponibili può già richiedere, il duplicato, che verrà rilasciato a partire da giovedi 5 aprile,  presso l’Ufficio elettorale durante l’apertura degli sportelli:

lunedi- mercoledi  08.40 – 12.15 – 16.30 – 18.00

martedi – venerdi 8.40 – 12.15

o inviando una mail all’indirizzo demografici@comune.cassinadepecchi.mi.it;


UBICAZIONE SEGGI:

SCUOLA PRIMARIA ENTRATA PIAZZA UNITA’D’ITALIA : SEGGI 1-2-3-4-5-6;

SCUOLA PRIMARIA ENTRATA VIALE TRIESTE : SEGGI 7-10-11-12-13

PALESTRA EX SCUOLA ENTRATA DAL PARCO DI VIA XXV APRILE: SEGGI 8 - 9


VOTO DA PARTE DEGLI ELETTORI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO 

Per i referendum in questione gli elettori italiani residenti all’estero votano per corrispondenza ai sensi della legge 27 dicembre 2001 n. 459 e del relativo regolamento di attuazione approvato con DPR 2 aprile 2003 n. 104. 
In ogni caso viene fatta salva la possibilità di votare in Italia previa apposita e tempestiva opzione. In particolare il diritto di optare per il voto in Italia deve essere esercitato entro il decimo giorno successivo all’indizione del referendum e cioè entro giovedì 10 aprile 2025, utilizzando il  modulo presente sul sito dell'Ufficio Consolare competente

NB: l’opzione e il modello allegato dovranno essere inviati entro il termine all’Ufficio Consolare competente operante nella circoscrizione di residenza dell’elettore e potrà essere revocata con le medesime modalità ed entro gli stessi termini previsti per il suo esercizio. 


CITTADINI TEMPORANEAMENTE DOMICILIATI ALL’ESTERO

Possono essere ammessi al voto anche i cittadini temporaneamente domiciliati all’estero per un periodo di almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche

Per partecipare al voto per corrispondenza questi cittadini devono presentare entro il entro il 7 maggio 2025  all’Ufficio Consolare italiano competente che poi ne curerà l’inoltro – che dovrà essere redatta utilizzando il modello disponibile sul sito dell’Ufficio Consolare di competenza.

La richiesta è revocabile entro il medesimo termine, ovvero entro il 7 maggio 2025.


 

VOTO DA PARTE DEGLI ELETTORI FUORI SEDE 
(art. 2 del DL 10 marzo 2025 n. 27 recante “Disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2025”)

Sono ammessi a votare fuori sede gli elettori che per motivi di studio, lavoro o cure mediche si trovino in un comune di una provincia diversa da quella del comune di iscrizione elettorale per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data delle consultazioni elettorali. 

Per poter esercitare il voto fuori sede, gli interessati devono presentare al Comune di temporaneo domicilio apposita domanda compilando il seguente modulo

https://prefettura.interno.gov.it/sites/default/files/5/2025-04/circ-dait-020-servelet-01-04-2025-all-1.pdf

con l’indicazione del dell’indirizzo completo di residenza e di domicilio nonché un recapito di posta elettronica se possibile. 

Alla domanda occorre allegare

- copia di un documento di identità in corso di validità;
- copia della tessera elettorale personale;
- copia della certificazione o altra documentazione attestante la condizione di elettore fuori sede, ossia le motivazioni di studio, lavoro o cure mediche per le quali l’elettore si trova temporaneamente domiciliato in un comune ubicato in una provincia diversa da quella del comune di residenza.

NB: la condizione di lavoratore, studente o sottoposto a cure mediche può essere autocertificata, ai sensi dell’artt 46 e 47 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445. 

Detta domanda deve essere presentata entro domenica 4 maggio 2025; può essere revocata entro mercoledì 14 maggio 2025. 


Disponibilità a svolgere l’incarico di scrutatore di seggio in occasione dei Referendum Popolari del 08 e 09 Giugno 2025

Coloro che sono già iscritti nell'Albo degli scrutatori di seggio possono presentare dichiarazione di disponibilità a ricoprire il ruolo di scrutatore per le consultazioni referendarie di domenica 8 e lunedì 9 giugno. Le domande potranno essere presentate entro venerdì 18 aprile

Nella dichiarazione di disponibilità da compilarsi in carta libera e che può essere presentata all’Ufficio Elettorale negli orari di apertura:

lunedi- mercoledi  08.40 – 12.15 – 16.30 – 18.00

martedi – venerdi 8.40 – 12.15

 

o via  email all’indirizzo demografici@comune.cassinadepecchi.mi.it occorre:

  1. allegare un proprio documento di identità;

indicare numero di telefono e una mail cui poter essere contattati.

Per chi invece non fosse già iscritto all’Albo scrutatori, ma fosse interessato a partecipare dalle prossime tornate elettorali utili, è possibile presentare domanda di iscrizione secondo il procedimento pubblicato alla seguente pagina : https://sportellotelematico.comune.cassinadepecchi.mi.it/procedure%3As_italia%3Aalbo.scrutatori%3Biscrizione

L’impegno richiesto è per le seguenti giornate.

  • Sabato 7 giugno 2025: insediamento seggi, dalle ore 16 sino al termine delle operazioni;
  • Domenica 8 giugno 2025: operazioni di votazione, dalle ore 7 alle ore 23; 
  • Lunedì 9 giugno 2025: operazioni di votazione, dalle ore 7 alle ore 15, e a seguire scrutinio sino al termine delle operazioni.
  • Se il numero delle disponibilità dovesse superare il numero prescritto necessario a coprire tutte le sezioni elettorali si procederà in ordine temporale rispetto all’arrivo delle dichiarazioni di disponibilità e i nominativi eccedenti saranno inseriti in un altro elenco da cui si attingerà per le eventuali sostituzioni dei rinunciatari. Qualora il numero delle disponibilità risultasse insufficiente alla formazione di uno o di entrambi gli elenchi (nominati e sostituti), si procederà alla nomina direttamente dall’Albo unico degli scrutatori.

 

 

Aire - modulo opzione di voto in italia
02-04-2025

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